domenica 19 febbraio 2012

Fidati!


Ma buonaseraaaaa!!!!!!!!!!
anche questo week end è andato. l'ho trascorso al master di artiterapie che sto facendo insieme ai miei mitici compagni :-) siamo così bravi che dovrebbero ingaggiarci in blocco ragazzi!
complimenti a parte...lo avete mai fatto questo 'gioco'? quale? ma quello che stanno facendo (o meglio che l'uno a proposto e l'altro sbuffando ha accettato per amore della pace) i due figlioli qui sopra!
ma sì, dai che lo avete fatto anche voi almeno una volta! l'uno sta davanti in piedi e si mette in croce (nel senso che si matte in piedi a gambe unite e braccia aperte) l'altro dietro di qualche passo pronto a prenderlo. è un esercizio per testare la fiducia che si ha nell'altro. si chiudono gli occhi e ci si lascia cadere all'indietro fiduciosi nella capacità del compagno di prenderci al volo senza farci crollare per terra.
ora, se già sei molto, molto, molto (aiutatemi a dire molto) diffidente e la persona che dovrebbe prenderti al volo e molto molto molto (riaiutatemi a dire molto) più esile di te...diciamo che il gioco non viene bene...come si può notare dall'immagine!
la fiducia...ne vogliamo parlare? io ci metto le ere geologiche prima di fidarmi di qualcuno. posso scherzarci, lavorarci assieme, essere disponibile e gentile ma prima che possa la vocina folle che è dentro di me dirsi 'si possiamo fidarci' ce ne passa di tempo!
per farvi un esempio che la dice lunga, ci ho messo la bellezza di quasi 2 anni per capire che sì, posso davvero fidarmi del mio ragazzo. per la cronaca, stiamo insieme da 4 anni. e i due anni citati non sono altri 2 anni prima del giorno in cui ci siamo messi insieme ma i primi due anni in cui già insieme ci stavamo.
esagerata? mah non la definirei esagerazione. la fiducia nel prossimo è inversamente proporzionale alla quantità di batoste che si sono prese nella vita. possono essere anche tante piccole batostine che insieme nel tempo ne formano una bella grande. oppure (colmo della sfiga) tante batoste grandi distribuite in trent'anni di vita.
diffido sempre di chi si fida subito del prossimo. dai, sì viva la pace, viva lo spirito di aggregazione, viva l'amicizia ma trovo un pò...inquietante la fiducia incondizionata nel prossimo! e anche pericolosa...per il fiducioso incondizionato intendo.
certo una persona può piacerti a pelle. e ne ho conosciute tante che mi sono piaciute a pelle e guarda un pò sono anche quelle con le quali i rapporti sono sempre stati fantastici, sinceri e piacevoli. certo con persone simili magari la fiducia ci mette meno ad essere accordata.
poi dipende anche dai contesti: nelle relazioni sentimentali per quanto mi riguarda l'esempio ve l'ho già dato. e il mio uomo per quanto contorto sia (è un bassista, dopo tutto hihihih!) è un pezzo di pane! nell'amicizia...beh, lì davvero ho preso così tante mazzate che ci vado ben bene con i piedini di piombo!
dipende anche dall'ambiente in cui ci si trova e dall'atmosfera che in esso si respira. e soprattutto, dipende dalla corazza che si indossa, dalla muraglia che ci si è costruiti intorno, dalle maschere che più o meno volontariamente ci mettiamo e dalle ferite (a volte ancora aperte) che abbiamo nel cuore.
perchè fidarsi vuol dire affidarsi all'altro. ti affido la mia fiducia, ti affido me stesso. proprio come nel gioco che vi ho illustrato....

...come puoi tu, fragile, sconosciuto, totalmente diverso da me potermi sostenere? come posso io affidarmi a te? ok, ora chiudo gli occhi e mi lascio andare e se non mi prendi, se mi lasci cadere per terra pace: mi farò male scontrandomi con il pavimento, e poi come sempre, come al solito, mi rialzerò con le mie gambe e proseguirò per la mia strada.
se dovessi invece, prendermi al volo cosa cambierebbe? ok, mi hai preso...che figata...e poi? vorrebbe dire questo che mi fido di te? vorrebbe dire che posso avere fiducia in te? o forse vuol solo dire che di cadere e farmi male infondo non me ne importa nulla?
cosa è peggio,poi? che non mi interessi nulla di cadere e farmi male o che non riesca a lasciarmi cadere perchè di te non mi fido?
e se nel prendermi al volo anche tu dovessi cadere, se ci schiantassimo entrambi al suolo allora questo cosa vorrebbe dire? che abbiamo condiviso un fallimento: io della mia fiducia e tu della tua capacità di affidabilità? oppure che nonostante le tue magra forze, accompagnandomi nella caduta e soffrendo con me il dolore dell'impatto tu abbia voluto dimostrarmi di esserci?

dite che sono deliri cervellotici di una psicologa con la passione della scrittura e del disegno? non lo so...penso che essere affidabili voglia dire esserci per l'altro. esserci sempre. penso siano pochi coloro che davvero siano disposti ad esserci sempre. soprattutto se la persona in questione non è propriamente delle più caratterialmente semplici
mamma mia quanto ho scritto stasera! il master mi ispira. ho la fortuna di aver conosciuto 6 belle persone intrise di arte, creatività e musica. troppi complimenti per voi ragazzi stasera :-) meglio che mi stoppi
...è come sempre: è una Selfpattyproduction :-)

giovedì 16 febbraio 2012

...e adesso?


ma buonasera!!!!!!!!!
successone il post di ieri!!!!!!! grazie grazie grazie :-)
a quanto pare quando si parla di peli, cerette e primi appuntamenti il cuore si scalda e la curiosità aumenta.
visto che mi sento buona, per non tenervi sulla graticola della curiosità (che la Santa BB ben conosce!) vi posto questa chicca.
il fatidico giorno è arrivato, l'amica ha fatto la sua parte caricando d'ansia e dando fondo alle sue conoscenze di estetismo e trucco, il più è fatto e adesso...: suonano al citofono
AHHHHHHH!!!!!! attimo di panico, sudorazione a mille (con amica che strilla isterica 'Non sudare che macchi il vestito'...ma si può dare un consiglio simile?), capicollarsi per le scale e poi fermarsi un attimo davanti al portone
il cuore batte a mille! tum tum tum tum tum tum.... non si può mica però stare a fare le belle statuine davanti alla porta no? suvvia un pò di coraggio! quel che si poteva fare è stato fatto!non vorrai mica passare per la solita donna che si fa attendere le ere geologiche prima di scendere?
un profondo respiro, il portone si apre e............
che ve ne pare? rende bene? diciamo che ricordo bene il primo appuntamento con il mio attuale compagno. rasentavo la crisi di panico ragazzi. avevo dato fondo al guardaroba, provato e scartato, truccato e struccato e alla fine mandando tutto a quel paese mi sono messa la cosa più comoda che avevo e ci sono andata con la faccia pulita e i capelli raccolti.
certo non avevo un'amica ansiolitica a venirmi dietro con ceretta e trucchi! alla fine è andata bene. a loro come andrà? mah, chissà, mistero....hihihihihihi!!!!!!!!!
vi ringrazio ancora tanto per l'affluenza su questo mio blog carico di pensieri pazzi e rough scriteriati
per stasera vi saluto. mentre i miei due eroi di carta e inchiostro danno il via ad una mirabolante avventura io mi accingo a cenare.
...e come sempre: è una Selfpattyproduction :-)

mercoledì 15 febbraio 2012

Torture autoinflitte


ma buonpomeriggio!
allora...com'è andata ieri? scambiati i regali? trascorsa la serata tra coccole ed effusioni? si? e oggi? vi amate di meno?
io non credo in queste stupide feste commerciali! così come non credo in quelle sociali (natale, pasqua ecc) nè tanto meno in quelle personali (compleanni, anniversare ecc). penso che ogni giorno debba essere vissuto come una festa e quindi ad ogni giorno debba essere attribuita la medesima importanza. certo ci sono giorni in cui si manderebbe volentieri a stendere l'umanità intera, altri che si vorrebbero cancellare, ma che io debba sentirmi più buono perchè è natale, più redento perchè è pasqua o più innamorato perchè è san valentino...scusate ma non ci stò! già ci impongono cosa fare e non fare, cosa pagare e cosa mangiare che non ci venissero ad imporre anche come esprimere i nostri sentimenti per favore!
veniamo al rough che vi propongo. mi è venuto in mente non solo perchè nella prosecuzione del romanzo che sto revisionando si verificherà una scena simile (BB vedi come sono brava? ogni tanto mi ricordo di toglierti per un momento dalla graticola della curiosità hihihihi!), ma anche perchè mi sono scontrata giusto ieri con il gravoso problema dei peli superflui (musica tragica di sottofondo prego)
a causa della caviglia storata dalla scivolata sul ghiaccio prima e dell'influenza che ancora mi lascia i suoi beneamati strascichi poi è più di un mese che non vado in piscina. la cosa mi irrita non poco! ovviamente, ho dato sfogo ai miei peli, data la non costrizione di dover mostrare gambe e braccia. già sabato mi sono accorta di aver superato la misura regolamentare (cioè il mezzo millimetro consentito dalla società che si sente al tatto e si intravede appena alla vista) di un bel pò. ho la fortuna di avere un uomo che non bada a queste cose. fosse per lui potrei anche diventare lady bigfoot e mi amerebbe lo stesso (parole sue ragazzi...non sono fortunata? :-)) però si sà che è meglio non forzare troppo le cose.
ieri quindi, mi sono armata di crema depilatoria e silkepil e ho sterminato la foresta amazzonica cresciuta su buona parte del mio corpo. e per fortuna che di peli ne ho pochi!
ora solo lissia lissia come il culetto di un bimbo :-) ma la pacchia durerà ben poco e tra qualche giorno dovrò ricominciare tutto da capo...anche perchè conto dalla prox settimana di tornare in piscina, cazzo!
la scenetta rough che vi propongo, invece, è il preludio ad un primo appuntamento. ve li ricordate i primi appuntamenti? magari ne avete appena vissuto uno o lo vivrete a breve. c'è sempre un buon carico di emozione e un pizzico di paura anche (piacerò, non piacerò, cosa dire, cosa non dire, sarà giusto, sarà sbagliato ecc ecc)...almeno se si è timidi.
se seguite il blog da un pò vi sarete già scontrati con il rough ''imbarazzato silenzio' se siete new entry andatevelo a riprendere perchè il rough di oggi nel tempo magico del mio racconto si verifica qualche settimana dopo quella passeggiata silenziosa e agitata.
ora, qual'è il nemico numero uno di una timida che finalmente si vede invitare a cena dall'uomo dietro al quale sospira da tempo? ma la migliore amica, no! un'amica che monopolizza la situazione (e la ragazza in questione) elargendo consigli e adoperandosi per renderla 'appetibile', dopo anni di solitaria monogamia. capelli bigodinati (MAI mettere bigodini ad una riccia!), striscette depilatorie strappacarne (MAI usarle su chi ha la pelle chiarissima!), smalti, trucchi e chi più ne ha più ne metta. ed ecco che quella che voleva essere una preparazione tranquilla all'evento si trasforma in una baraonda che acuisce l'ansia e fa venir voglia di mandare tutto a quel paese.
il risultato?...beh, lo scoprirete prossimamente...forse :-)p
...e come sempre: è una Selfpattyproduction :-)

domenica 12 febbraio 2012

La risoluzione a tutti i mali




ditemi se non è vero!
avanti voglio qualcuno che mi dica il contrario, coraggio!

buongiorno a tutti!
in questa inedita e velocissima postata delle 12.52 (per le 13 devo uscire per andare a lavoro juppy) vi posto questo rough appena creato. diciamo che tra le braccia del mio uomo ho trovato risoluzione a tutti i miei acciacchi :-)
in effetti quando si sta male si cercano braccia tra le quali trovare conforto. anche coloro che sono un pò più spigolosi e irascibili ne sentono il bisogno. carezze sui capelli, bacetti sulla fronte, braccia che stringono con dolcezza...altro che latte e miele ragazzi miei!
se per ogni malato ci fossero delle braccia sinceramente dolci tra le quali lasciarsi stringere il mondo sarebbe un posto migliore. torniamo tutti bimbi in cerca di coccole
ora vi lascio che sennò arrivo tardi e la mia collega si arrabbia
...e come sempre: è una Selfpattyproduction

sabato 11 febbraio 2012

Solitudine monouditiva

Ridatemi il mio orecchio sinistro!
ne ho bisogno! Ridatemelo!!!!!!!!!

Buonasera a tutti!
Nervi a fior di pelle stasera ragazzi!Perchè? Perchè non ci sento da un orecchio cazzo!! Avete mai provato questa simpaticissima sensazione? Non ve lo auguro davvero!
Giusto per aggiornare il bollettino medico, la tosse è gestibile e presto passerà del tutto. Ma il mio orecchio...sing....!
oggi a lavoro non sentivo un tubo! già grazie ai tanti anni trascorsi saltando da un call center all'altro (li ho vissuti tutti, non me no sono persa una davvero), il mio udito è notevolemente diminuito. e proprio dall'orecchio sinistro. erano anni che non mi veniva un'otite con i fiocchi! ci voleva questo cacchio di gelo per ricordare alle mie orecchie che, sì, potevano anche ricordarmi della loro presenza e di quanto prezioso sia l'udire in stereo!
Ma la cosa bella (per modo di dire) è lo sbarellamento dell'equilibrio! per chi non lo sapesse (ma conto che la maggior parte di voi lo sappia) nell'orecchio risiede l'equilibrio. provate ad averne uno fuori uso...si sbanda alla grande! io già sembro ubriaca quando ho le orecchie a posto, in questi giorni però mi sento un pagliaccio! non riesco a mettere un piede davanti all'altro senza barcollare!
ieri a ginnastica mi riuscivano male gli esercizi di equilibrio, quei pochi che ho fatto fare all'unico superstite del corso, gli altri vuoi per freddo vuoi grazie allo sciopero bus (dev'esserci un conflitto di interessi che porta il mio 'lavoro principale' a minacciare il mio 'lavoretto secondario') non si sono presentati!
il rough che vi presento oggi mi rappresenta un casino! foste passati in biglietteria oggi mi avreste vista così: cappello calato sulle orecchie e collo del dolce vita a mo di sciarpa a coprire fin sul naso. e sì che faceva freddo porco cane! ad ogni modo, non risultavo sicuramente fighissima come il mio alterego letterario :-)
nella speranza di potervi domani dire che sto benissimo, vi saluto tutti amici e vicini esortandovi ad uscire dal guscio e lasciare un commentino sul blog
...e come sempre: è una Selfpattyproduction :-)

venerdì 10 febbraio 2012

Sinfonia in SCARAK be molliccio


Buongiorno a tutti!
in questa inedita postata pomeridiana eccomi di ritorno dopo un paio di giorni di assenza. non avrete mica pensato che avessi tirato le quoia? io ci ho pensato seriamente di stare per tirare le quoia stamattina!
penso che il titolo del post la dica lunga. la caviglia sta benone, la febbre non c'è più da un pezzo, la gola non brucia più e la voce è tornata. le orecchie sono ancora chiuse, però, e mi è presa una tosse, ma una tosse! sono tre giorni che non mi molla! stamattina ho creduto davvero di non farcela: non passava più! tanto che il mio vicino ha tirato un pugno alla parete per rendermi partecipe di quanto gli stessi zompendo le palle.
sto prendendo litri di latte e miele e altri litri di miele e limone e anche se devo ammettere che il catarro sta diminuendo (nel senso che non sputo più dal naso mocciloni degni di un orco), la tosse invece continua imperitura
veniamo al rough che vi posto oggi. l'ho creato stamattina a lavoro tra un colpo di tosse e l'altro. diciamo che trovarsi in una situazione simile a quella che ho rappresentato non è il massimo. la tosse non ti molla, tu ti vedi costretto a scatarrere come un vecchio fumatore turco di 90 anni e non ci puoi proprio fare nulla e gli altri intorno a te ti guardano disgustati. ovviamente, il fatto di trovarsi in un ristorante chic in mezzo a persone altrettanto chic non aiuta. il personaggio in questione, a differenza di me che mi sotterrerei sotto metri di terra, però non viene toccato più di tanto dalle occhiate dei commensali. che ne può lui se la tosse ha deciso di rendergli la vita difficile?
in effetti ragionandoci su, quante volte ci ritroviamo a dover minimizzare se non cancellare del tutto le manifestazioni dei nostri mali per la cosidetta buona educazione? certo mangiare con uno che ti scaracchia accanto non è il massimo, però, se la persona in questione poveraccia sta davvero male, chi è il vero maleducato: colui che tossisce come un pazzo o coloro che lo guardano con ribrezzo tenendosi a distanza?
con questo pensierino del primo pomeriggio vi lascio, miei prodi.
a torino c'è sciopero bus e io devo andare a lezione di ginnastica per le 18. mi tocca uscire moooolto prima di casa per sperare di arrivare in tempo.
mi piacerebbe davvero ricevere vostri commenti in merito ai miei interrogativi. su non fate i timidoni, scrivete :-)
...e come sempre: è una Selfpattyproduction :-)
  

martedì 7 febbraio 2012

voce fioca e mal d'orecchi!


buona sera e ben venuti a quelle che ormai sembra un bollettino medico
ebbene sì, oggi sono uscita. dovevo pur tornare al tirocinio, cacchio! risultato: mal d'orecchi a palla. il sinistro soprattutto. e dire che le ho tenute coperte le orecchie! mi chiedevo giusto ieri cos'altro mi sarei dovuta aspettare. se me ne stavo zitta, dal momento che sono anche senza voce, era decisamente meglio!
diciamo che la voce sta tornando lentamente. se ieri sembravo un travestito col catarro, stamattina avrei potuto doppiare uno di quei melensi cartoni animati carichi di fatine e animaletti tutti occhioni. nemmeno la Jervolino ragazzi!
ad ogni modo, spero che l'orecchio non mi dia troppi problemi e, come dice il mio alterego letterario di cui vi ho postato il rough stasera, spero di poter mettere la parola basta a questa serie infinita di sfighe!
diciamo che da brava centaura quale sono sono abiutata ad avere sempre un sottofondo di naso chiuso e tosse ma non mi sono mai ammalata sul serio. o meglio erano dieci anni come dicevo ieri che non succedeva. quindi per la teoria delle disgrazie che non vengono mai sole, mi sono ritrovata ad avere in breve tempo, piede in palla, febbre alta, voce in esilio, mal di gola tonante, tosse sfittica ed in ultimo (e spero ultimo davvero) mal d'orecchi!
che dite me ne vo a Lourdes?
con questa domanda carica di speranza e disperazione insieme, monca di un orecchio vi saluto
...e come sempre: è una Selfpattyproduction :-)

lunedì 6 febbraio 2012

...e dopo il gelo...la febbre!


buonasera a tutti
ebbene si è arrivata anche a me. era dieci anni che non si faceva viva ma ora, dopo la neve, il gelo e la genialata di prendere la moto venerdì io e la febbre ci siamo ritrovate. che figo!
è venuta a farmi visita già venerdì notte accartocciandomi lo stomaco. devo dire che io non l'avevo riconosciuta e sabato trulla trulla me ne sono andata al master. dove ho sofferto otto ore di mal di testa a palla e mal di gola terribbbbile! per fortuna una mia compagna mi ha riaccompagnata fin sotto casa dove ho scoperto di avere quasi 39°! se fossi dovuto tornare in bus temo avrei toccato i 40°!
ad ogni modo, si è verificato uno strano fenomeno al quale non sono abituata ovvero un sovradosaggio di attenzioni. il mio ragazzo mi ha portato la tachipirina ed è rimasto fino a tardi a vegliarmi manco stessi tirando le quoia e mia madre chiamava quasi ogni ora.
domenica per fortuna la temperatura e rientrata nei più normali 37° ma la gola era in fiamme e la voce latitava. sembravo un travestito con il catarro! i miei sono venuti a trovarmi nel pomeriggio e la mamma mi ha preparato il brodo di pollo portandomi anche 2 kg mi miele e 3 litri di latte per farmi latte e miele. peccato che io non tolleri il latte caldo!
ad ogni modo, oggi la febbre non ce l'ho ma ho la gola in fiamme e la voce se n'è andata in vacanza. diciamo che a sentirmi sembro una voce dall'oltretomba. e poi ovviamente una bella tosse giusto per gradire
spero che l'infusione di sfiga sia finita! sabato scorso scivolo sulla neve e mi faccio male alla caviglia, questo sabato ricevo la visita scomoda della febbre e sabato prossimo cosa? peste bubbonica?
domani finalmente metterò il naso fuori casa in bus e spero di non tornare a casa più rotta che intera. sarò una presenza muta, data la voce in ferie
il rough che vi ho postato oggi non è dei migliori. scusate ma col mal di testa non produco al meglio. volevo comunque rendere l'eccessiva preoccupazione e sovraccarico di attenzioni di vuole bene e il relativo fastidio dei caratteri chiusi e spigolosi per il sentirsi al centro dell'attenzione in momenti in cui si vorrebbero solo nascondere alla vista di ogni genere di forma vivente.
quando sto male personalmente preferisco nascondermi e gestirla da me. gli sguardi preoccupati mi irritano e mi sembra di togliere tempo e dar fastidio a chi si prodiga per aiutarmi e starmi accanto. non do mai soddisfazioni che volete
per oggi vi saluto. se incontrate la mia voce le dite che l'aspetto con ansia? grazie
... e come sempre: è una Selfpattyproduction :-)

venerdì 3 febbraio 2012

E dopo la neve...il gelo!



ma buona sera!
dato il grande successo riscosso dal rough di ieri, ho deciso di fare uno schizzo veloce di quel che accade dopo la gelida palla di neve tirata con la convinzione di fare uno scherzo innocente. dato il gelo che ovunque in Italia si sta facendo beffe di noi, come potevo io non donarvi questo sguardo raggelante? con tanto di espressione tipo 'e mo so cazzi'. che è un pò quel che ho pensato io oggi quando una volta deciso di prendere la moto costi quel che costi, mi sono ritrovata su una strada molto più simile a una pista da pattinaggio. posso dire e credeteci, che sono davvero una brava scooterista. per il semplice (e manco tanto) fatto che sono ancora qui a poterlo raccontare
sì, amici e vicini, se oggi avete visto un pazzo a bordo di uno scooter sfrecciare ai 30 allora su corso francia a torino ebbene quella ero io. io che mi recavo al corso di ginnastica da me tenuto.
direte voi, ma non avevi un piede in panne? avevo appunto! infatti il piccolino (mica tanto) è guarito  :-) ed è per questo che ho preso la moto: perchè volevo evitare altri scivoloni sulla neve gelida
sì, sì, lo so sono pazza. ok lo so basta non occorre continuiate a dirlo. volete che vi fulmini con lo sguardo come il mio caro personaggio postato qui sopra? eh? bravi avete capito. state tutti facendo la faccia del collega burlone, bravi
bene, dopo questa dichiarazione di invulnerabilità. vi saluto
...e come sempre: è una Selfpattyproduction :-)

giovedì 2 febbraio 2012

Che palle...di neve!



Bianco nataaaaaaal....scende la neveeeeeeee...peccato che siamo a carnevale cazzo!
basta neve  basta neve basta neve basta neve basta neve basta neve  basta neve basta neve basta neve
BASTA!

buona sera a tutti :-)
si è capito che ne ho abbastanza della neve? in città dovrebbe essere VIETATA!! che se ne stia sulle montagne dove e tanto bella vederla scendere!
ieri vi dicevo di non aver potuto postare un disegno a tema perchè non lo travavo. ebbene eccolo qui il rough di circostanza. ecco, io in una situazione simile sarei capace di uccidere. e diciamo che la scena subito successiva funziona più o meno così:
lui si volta verso il collega burlone, lo fulmina con lo sguardo cancellandogli dal volto il sorriso e poi con un grido da pirata pronto all'arrembaggio lo rincorre lanciando improperi...e palle di neve.
e così finì in battaglia con proiettili gelati e poco piacevoli da ricevere addosso.
sono molto orgogliosa di questo rough perchè esprime davvero lo spirito della scena narrata. peccato che la scansione (e il bilanciamento luce e contrasto) non rendano giustizia al paesaggio abbozzato dietro di loro a matita leggera.
da piccola facevo le battaglie di neve e i pupazzi con mio fratello. la neve mi piaceva anche perchè se ne veniva giù tanta non si andava a scuola :-) ma si sa che il punto di vista di un bambino è diverso da quello di un adulto. infatti il mio uomo è stra felice perchè la neve rallenta i cantieri e quindi lui che è disegnatore cad edile può lavorare con un pò più di respiro. quindi ci troviamo io a dire Basta e lui a dire Ancora. i gatti ci guardano sconsolati convinti di esser finiti in mano ad una coppia di pazzi. come dargli torto poveri cuccioli?
per stasera vi saluto. e speriamo che la smetta!
...e come sempre: è una Selfpattyproduction :-)

mercoledì 1 febbraio 2012

Imbarazzato silenzio...


Ma buongiorno!
è da un pò che non mi faccio viva eh?
rieccomi qui dopo una settimana buona. visto che neve? eh, già ci voleva proprio! è bianca, è candida, copre tutto uniformando il paesaggio, è romantica e poetica....e io la ODIO con tutto il cuore!
spiegherò il perchè di questo mio odio in 3 punti:
1) sono una scooterista (non posso dire motociclista perchè il mio bolide è solo un 125 bechè di tutto rispetto) e abito a ore di distanza da ogni cosa, in una zona servita da bus che se arrivano ogni  45 minuti devi ringraziare l'autista! vado in moto sotto pioggi scroscinte, col gelo mordente, col vento che levati ma con la neve...diavolo è un suicidio e nemmeno io sono così pazza da farlo! anche se devo dire che sabato (primo giorno di neve in quel di torino) sono andata a lavoro in moto e sono tornata a casa sotto la neve con 5 centimetri di coltre bianca sul petto e un piede fuori uso grazie ad un'aggraziata caduta provocata dalla su detta odiata neve (che si è vendicata delle maledizioni che gli ho tirato, brutta bastarda!). esperienza sconvolgente e a tratti allucinante che avevo già vissuto una decina di anni fa ripromettendomi di NON RIPETERLA MAI PIU' invece guarda te il caso che ci mette lo zampino...
2) benchè sia nata in autunno, mese in cui cadono le foglie e il cielo si ingrigisce non sopporto il freddo! lo tollero bene anche grazie a quanto detto nel punto uno, ma essendo un'efferata nuotatrice (oddio sono da due anni ma mi sta prendendo davvero bene), nonchè un'incallita amante del caldo con tutto il suo seguito di sole, cieli sereni e uccellini canterini non posso fare a meno di non tollerare le stagioni fredde. ovviamente il punto uno ha un grande peso anche in questo! converrete con me che la neve fredda, umida, gelida non contribuisce al mio amore per l'inverno
3) detesto il bianco! mi fa sentire indefinita. poi c'è troppa luce riflessa sulla neve! bianco + luce = disorientamento. che non è una bella sensazione. ricordo una volta di essermi trovata in mezzo alla nebbia fittissima (altro elemento atmosferico che ODIO con tutta l'anima) in un luogo che non conoscevo. al di là del fatto che stavo per essere tirata da un bus, è stata un'esperienza di puro panico che non auguro a nessuno!
ora dopo avervi spiegato le motivazioni che mi portano ad ODIARE la neve e di conseguenza a provare un profondo fastidio per tutti quelli che la osannano e la chiamano gridando: che bello nevica! che bello! veniamo ora al rough che vi propongo oggi
ammetto che volevo postar un disegno che avevo fatto sulla neve e sul mio odio per questa ma non l'ho trovato (mannaggia al mio essere disordinata) nè ho avuto molto tempo (motivo per il quale mi vedete scrivervi solo oggi) per cercarlo come si deve. visto che non volevo scrivere senza allegare un disegno ho riflettuto su un avvenimento nel quale mi sono ritrovata la settimana scorsa e mi sono ritrovata tra le mani questo rough che capita giusto a fagiolo
il tema di oggi, amici e vicini, è il silenzio. avete idea di cosa stiamo parlando vero? no perchè ognuno ha una sua idea del silenzio. dal momento che la società in cui viviamo non ci permette di 'sentire' il vero silenzio mi è d'obbligo porre la domanda. ad ogni modo, il silenzio può essere la cosa più bella e rilassante del mondo come anche la più snervante. secondo voi il rough che vi propongo quale dei due tipi rappresenta?
la coppia rappresentata fa parte del libro che sto scrivendo (sono arrivata a pagina 77 della revisione evvai!). lei è cronicamente timida, lui cronicamente scorbutico, irascibile e solitario (cosa che ovviamente non aiuta la timidezza di lei) e si ritrovano a passeggiare l'uno accanto all'altra invischiati in un silenzio snervante carico di imbarazzo. vi siete mai trovati in una situazione simile? io mille volte perchè benchè chi oggi mi conosce bene stenti a crederlo, sono stata anch'io cronicamente timida. poi sono guarita di botto a 19 anni. prima o poi vi spiegherò anche il perchè chissà...:-)
fatto sta che il timido sa di essere timido e di mettere a disagio chi gli è accanto e per questo si incazza con se stesso chiudendosi ancora di più a riccio. se poi chi ti è accanto ti piace pure...apriti cielo!e se chi ti è accanto ha un carattere impossibile...
fatto sta che in questi ultimi anni ho imparato ad apprezzare il silenzio. da brava psicologa è un passaggio obbligato imparare a gestirlo e capirlo. ho scoperto che si può stare bene con l'altro anche senza dire nulla. il mio compagno è di poche (pochissime) parole e devo dire che stare con lui mi ha aiutata a capire che non è necessario parlare sempre per riempire i silenzi. quando esci da una condizione di timidezza cronica dove tu in primis eri il silenzio (non la causa o la conseguenza ma proprio lui!) è normale iniziare a parlare sempre, troppo anche sentendosi in dovere di riempirlo il maledetto silenzio. invece questo è importante perchè dice molte cose. un silenzio imbarazzato come quello che vi ho illustrato oggi parla molto più di mille parole. lei imbarazzata dal suo stesso imbarazzo che procede ad occhi bassi mentre nella sua testa lotta per riuscire a combattere la paura di parlare. lui innervosito dal suo silenzio che non sa come affrontare facendolo sentire a disagio. si tende a scappare dai timidi ed a evitarli proprio per la sensazione di disagio che si prova al loro cospetto. così come i timidi fuggono gli altri sempre per il disagio che provano nel non riuscire a comunicare. ci va molta pazienza per affrontare l'altrui timidezza. pazienza ripagata poi dalla bella persona che si scopre esserci dietro la muraglia di sguardi bassi e imbarazzati silenzi. e non è un luogo comune questo. l'avrete pur avuto l'occasione di vedere un timido quando finalmente decide di gettare alle ortiche la maschera che indossa ed essere se stesso no? sono così carichi d'energia da essere quasi invadenti. e non lo dico solo perchè ho vissuto l'esperienza in prima persona
ascoltate il silenzio ragazzi. soprattutto quelli che vi mettono a disagio, perchè sono quelli che raccontano più cose.
volete sapere come si conclude la passeggiata silenziosa tra i due?...beh, prima o poi lo scoprirete :-)
...e come sempre: è una Selfpattyproduction :-)